1Samuele 1:11

9 Versetti 9-18

Anna mescolava le lacrime alle sue preghiere; considerava la misericordia del nostro Dio, che conosce l'anima turbata. Dio ci dà la possibilità, nella preghiera, non solo di chiedere cose buone in generale, ma anche di menzionare quella cosa buona speciale di cui abbiamo più bisogno e che desideriamo. Parlava a bassa voce, nessuno poteva sentirla. In questo modo testimoniava la sua convinzione della conoscenza che Dio ha del cuore e dei suoi desideri. Eli era sommo sacerdote e giudice in Israele. Non è bello essere avventati e precipitosi nel censurare gli altri e nel ritenere le persone colpevoli di cose cattive quando la questione è dubbia e non dimostrata. Anna non replicò all'accusa e non rinfacciò a Eli la condotta malvagia dei suoi stessi figli. Quando veniamo censurati ingiustamente, dobbiamo vigilare due volte sulla porta delle nostre labbra, per non ricambiare censura con censura. Anna pensò di discolparsi e così dobbiamo fare anche noi. Eli era disposto a riconoscere il suo errore. Anna se ne andò soddisfatta. Lei stessa, con la preghiera, aveva affidato il suo caso a Dio ed Eli aveva pregato per lei. La preghiera è il sollievo del cuore per un'anima benevola. La preghiera distende il volto e dovrebbe farlo. Nessuno rimarrà a lungo infelice se usa correttamente il privilegio di andare al seggio della misericordia di un Dio riconciliato in Cristo Gesù.

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